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Meditazione a distanza – Junkei di Mario Nanmon

Qui (alla fine della pagina) si può ascoltare il Junkei di Mario Nanmon, dato all’incontro MaD del 7/10/2025.

Il tema della condivisione post-MaD proposto da Conci Kotei è stato questo:

“C’è una questione che anche per meditanti di vecchia data, diventa cruciale affrontare adesso che ci avviciniamo alla vecchiaia. Cosa facciamo noi, come praticanti di meditazione Zen, a salvaguardia della nostra salute, adesso che l’età avanza e i problemi fisici aumentano? Questa è una domanda che mi sono posto e che collega direttamente la nostra pratica alla sfida universale dell’invecchiamento. La meditazione Zen (Zazen) offre strumenti potentissimi non solo per accettare l’invecchiamento, ma per migliorarne attivamente la qualità, sia fisica che mentale. Ecco cosa fare e cosa possiamo continuare a fare come praticanti Zen per la salvaguardia della nostra salute in questa fase della vita, riassunto in tre punti :

​1. Mantenere la Salute Cognitiva ed Emotiva:
​La pratica Zen è un allenamento costante per la mente, essenziale man mano che invecchiamo.

​Accettazione del Cambiamento (Anicca):
Lo Zen insegna l’impermanenza.
Questo è cruciale nell’invecchiamento, poiché permette di accettare il declino fisico senza che ciò diventi una fonte di sofferenza mentale (attaccamento a un corpo che non c’è più). Riconoscere il cambiamento allevia lo stress e la frustrazione.

​Riduzione dello Stress Cronico:
Attraverso lo Zazen, si impara a non identificarsi con i pensieri e le preoccupazioni (spesso legati alla salute o al futuro). Meno ruminazione significa meno cortisolo (l’ormone dello stress), che ha un impatto positivo su tutto il sistema immunitario e cardiovascolare.

​Presenza Mentale :
La pratica costante affina la capacità di stare nel qui e ora. Questo non solo migliora la memoria (funzione cognitiva), ma rende le esperienze quotidiane (un pasto, una passeggiata) più ricche, combattendo la noia o la depressione spesso associate all’età avanzata.

​2. Benefici Fisici Diretti e Mobilità
​Anche se lo Zen è primariamente mentale, la postura e la respirazione hanno ricadute dirette sul corpo.

​Miglioramento della Postura e dell’Equilibrio:
La disciplina della postura in Zazen (schiena dritta, centro basso) rinforza i muscoli del core (muscoli centrali) e migliora l’equilibrio. Questo è fondamentale per prevenire le cadute, uno dei rischi maggiori nell’invecchiamento.

​Regolazione della Respirazione: La pratica di concentrarsi sul respiro profondo e lento (addominale) stimola il sistema nervoso parasimpatico (quello del “riposo e digerisci”). Questo aiuta a regolare la pressione sanguigna e migliora la qualità del sonno.

​Gestione del Dolore Cronico: La meditazione insegna a osservare le sensazioni fisiche (incluso il dolore) senza reagire con paura o resistenza. Questa “distanza” dal dolore può aumentare la soglia di tolleranza e ridurre la percezione della sofferenza legata a dolori articolari o cronici tipici dell’età.

​3. Adattamenti e Continuità della Pratica
​Il bello dello Zen è che è altamente adattabile, permettendo di mantenere la pratica anche con i limiti fisici.

​Adattamento della Seduta: Man mano che le ginocchia o la schiena diventano un problema, potete adattare la pratica:
​Usare una panchetta da meditazione (seiza) invece dello zafu.
​Sedersi su una sedia con la schiena ben dritta, senza appoggiarsi.
​Praticare lo Zazen sdraiati (se necessario), purché la postura rimanga dignitosa e vigile (senza addormentarsi).

​Kin-hin (Meditazione Camminata):
Con l’avanzare dell’età, integrare più Kin-hin può essere vitale. Il cammino consapevole a ritmo lento o molto lento mantiene la mobilità delle articolazioni, migliora la circolazione e combina la presenza mentale con il movimento.

​In sintesi:
la disciplina della postura, la presenza mentale nel quotidiano e la capacità di accettare l’impermanenza sono i tre strumenti Zen che vi aiuteranno a invecchiare non solo in salute, ma con serenità e dignità. La pratica non smette mai di essere utile, cambia solo la forma in cui la si esprime.

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