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Sul sesshin estivo al Casale Marzapalo (di Pierluigi Vecchi)

L’associazione “UN FIORE SI APRE” ha svolto il secondo sesshin estivo al Casale Marzapalo dal 20 al 26 Agosto scorso.

Questo Casale, locato su di un pianoro al centro del Parco Naturale del Monte Rufeno, si è rivelato particolarmente adatto ad un ritiro del genere non soltanto per la sua posizione ma anche per una particolare sensazione di silenzio e di pace che innegabilmente è stata avvertita da tutti i partecipanti.

Come si può descrivere un sesshin ? Come si può spiegare una così intangibile esperienza di quel particolare stato d’animo, di fresca energia e di leggerezza che da esso emerge e si sviluppa ?

A causa del sincero e infaticabile sforzo che i maestri hanno originato e diffuso tra i 14 partecipanti e della perfetta precisione con cui il sesshin si è svolto, con il passare delle ore e dei giorni, l’intensità e l’armonia della pratica ha preso sempre maggiore intensità e forza. Tutto questo senza dubbio ha consentito ad alcuni di superare koan, ad altri di calmare mente e cuore o di approfondire riflessioni e ad altri ancora forse di avere profonde intuizioni.

L’ultimo giorno, certo il più intenso, il maestro di turno, con appropriate parole, ha decisamente incoraggiato i praticanti a non temere di sostenere decisi il giusto sforzo fino all’ultimo suono della campana. Tale avviso è stato un valido aiuto al fine di non cadere in perdita di presenza mentale ma di perseverare nel mantenere uno stato di intensa concentrazione ed energia che a sua volta (sebbene in maniera imponderabile), in virtù dell’assoluto silenzio e della fermezza della posizione, in un certo senso, si propaga e circola tra i presenti con profondi e benefici effetti.

Nelle ultime brevi parole di commiato, è stato ribadito che la mente dell’uomo di oggi, generalmente razionalizza, analizza e valuta eccessivamente gli avvenimenti a scapito della diretta intuizione della realtà, ma che con il sincero lavoro su sé stessi di questi giorni, vari fardelli mentali, emotivi o di altra natura, vengono in parte abbandonati e quindi un nuovo stato d’animo più leggero (per così dire), si instaura e in maniera conscia o inconscia, potrà anche essere avvertito con giovamento dalle persone con cui in seguito si verrà in contatto.

La gratitudine a chi per primo ha messo in movimento la ruota del Dharma e a tutti i virtuosi maestri che nel corso dei secoli ad oggi, anche per merito del sesshin, la hanno trasmessa fino a noi, e che nel profondo dei cuori è stata ravvivata in tutti.

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