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La Via del Tratturo (da 26-Giu a 1-Lug 2023) – di Piero Zenka Gabellini

Il cammino lungo la Via del Tratturo comincia intorno alle 10:30 di Lunedì 26 Giugno 2023 da Pescasseroli, presso l’Ufficio Turistico dove si possono richiedere le credenziali da timbrare lungo il percorso. La camminata che ci aspetta si sviluppa per un totale di 112 Km suddivisa in 6 tappe giornaliere, ovvero:

  1. Pescasseroli – Villetta Barrea (Lun 26-Giugno)
  2. Villetta Barrea – Villa Scontrone (Mar 27-Giugno)
  3. Villa Scontrone – Roccasicura (Mer 28-Giu)
  4. Roccasicura – Civitanova del Sannio (Gio 29-Giu)
  5. Civitanova del Sannio – Castropignano (Ven 30-Giu)
  6. Castropignano – Campobasso (Sab 1-Lug)

e si basa su parte di 2 Regi Tratturi, ovvero:

  1. Pescasseroli – Candela, per il primo tratto fino a Castel di Sangro;
  2. Castel di Sangro – Lucera, per il secondo tratto fino a Campobasso.

La Via del Tratturo: il percorso

Siamo in 10, di cui 9 umani, ovvero Carla, Donatella, Irene, Stefania, Massimo, Paolo, Pierluigi, Piero e Roberto, e Bea, la cagnetta coraggiosa di Donatella, che, invece di aspettarla a casa, ha deciso di accompagnarci per accertarsi che le riportassimo sana e salva la sua padrona.

Alla partenza da Pescasseroli (Lunedì 26-Giu-2023)

1a Tappa: Pescasseroli (AQ)– Villetta Barrea (AQ) (Lun 26-Giu)

Si comincia senza fretta, con l’intento di acclimatarsi nell’atmosfera del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, che in altura, pur nella giornata soleggiata, garantisce temperature non elevate e quindi piacevolmente godibili. Piano piano si entra nel ritmo del cammino e ben presto, lambendo il paese collinare di Opi, ci accorgiamo del grande vantaggio che questo percorso ci regala, ovvero la frequente disponibilità di fontane di acqua, sempre perfettamente fresca, che ci permette di non doversi preoccupare di assicurarsi la necessaria scorta di liquidi per idratarsi. E, considerando che questa possibilità non è scontata, come ampiamente sperimentato in altri cammini meno strutturati ed organizzati, viene naturale un senso di gratitudine verso coloro che hanno contribuito a far sì che per secoli il bestiame potesse muoversi in maniera sostenibile lungo questi sentieri.

Ormai immersi nel clima di relativo benessere che l’istituzione Parco sembra portare a questa parte di Abruzzo, procediamo speditamente verso il paese di Civitella Alfedena, in cui apprezziamo la bella pratica di usare le piante di rose rampicanti, con miriadi di fiori colorati, a decorare le facciate delle case. E poi via verso l’arrivo di tappa, ovvero Villetta Barrea, all’estremità del Lago Barrea, dove pernotteremo, e dove ci aspetta una interessante sorpresa: un daino maschio, con tanto di palchi ossei, che nel mezzo di un torrente, affluente del lago, è intento, con l’acqua fino alla pancia, a mangiare i germogli degli alberi che vi si affacciano. Poi si narra che più avanti se ne siano avvistati altri 2, ma questa è un’altra storia: in verità si sospetta che sia un abile ed inaspettato trucco per smuovere qualche camminatore che si stava attardando nel fotografare il daino bagnante, rallentando così l’arrivo alla destinazione della prima birretta conclusiva delle fatiche di giornata.

Pausa Rinfrescante presso Opi e Rose Rampicanti a Civitella Alfedena (Lunedì 26-Giu-2023)

2a Tappa: Villetta Barrea (AQ) – Villa Scontrone (AQ) (Mar 27-Giu)

In previsione di una delle tappe più brevi, si parte con comodo costeggiando il Lago di Barrea alla volta del paese omonimo, ovvero Barrea, situato all’estremo opposto del lago, in cui facciamo sosta per godere della meraviglia dei vicoli e dei panorami offerti dalla posizione collinare che si affaccia direttamente sul lago e sui calanchi limitrofi, nonché di qualunque bevanda fresca capiti a tiro di bar.

Proseguiamo poi per Alfedena, dove ci fermiamo per il pranzo, e successivamente alla volta dell’arrivo a Villa Scontrone, lungo una ampia e piana distesa di campi coltivati a fieno, pronti per la mietitura o appena mietuti dalle macchine che osserviamo lavorare a pieno ritmo.

Si cena in un ristorante-pizzeria che quella sera apre espressamente per noi e che dista un paio di Km dal B&B del pernotto, e che raggiungiamo a piedi rinunciando al passaggio gentilmente offerto dalla padrona di casa, dettaglio che non sfugge ai più pignoli, che propongono di incrementare di almeno 4 Km (tenendo conto sia dell’andata che del ritorno) il totalizzatore dell’intero viaggio, perché, in fondo, si sono fatti e tutto fa brodo.

In direzione di Barrea (Martedì 27-Giu-2023)

Visitando Barrea (Martedì 27-Giu-2023)

Verso la Pausa Pranzo ad Alfedena (Martedì 27-Giu-2023)

3a Tappa: Villa Scontrone (AQ) – Roccasicura (IS) (Mer 28-Giu)

Consci che la terza tappa sarà la più lunga ed impegnativa, ci muoviamo di buon mattino, e facciamo bene, perché effettivamente non saranno tutte rose e fiori, non fosse altro per lo stato di alcuni tratti del percorso, ancora largamente infangati dalle abbondanti piogge delle settimane precedenti, non manutenuti e talvolta senza praticabili alternative al rischio di infilare uno o entrambi i piedi in un buco di melma, talvolta neanche visibile a causa dell’erba alta che ne maschera il pericolo.

Ne consegue sin dal mattino e praticamente per l’intera giornata un intervallarsi di battaglie ed equilibri non senza tensione per preservare la pulizia delle scarpe, con momenti di atteso relax per la maggiore agilità del percorso. Sta di fatto che, per quanto si provi, non c’è modo di evitare l’inevitabile e, chi più, chi meno, si impantana. Ma, si sa, quando il gioco si fa duro …, emergono le qualità che non ti aspetti, e la Signora degli Acquitrini ha dato una pista a tutti in termini di maestria nella gestione delle difficoltà.

Il tratto più difficile (Mercoledì 28-Giu-2023)

La Signora degli Acquitrini (Mercoledì 28-Giu-2023)

Fra una disavventura e l’altra lambiamo Castel di Sangro, ultimo paese d’Abruzzo del percorso, e ci inoltriamo nel Molise, e più precisamente nella provincia di Isernia, imboccando il secondo Regio Tratturo alla volta del paese di Montalto dove programmiamo di fare la pausa pranzo con l’idea di appoggiarci al bar segnalato nella guida. Purtroppo, solo al paese scopriamo da una frotta di ragazzini in bicicletta, con nostra profonda delusione, che il bar è ormai chiuso da 3 anni. Per fortuna che, come lungo tutto il percorso, c’è la solita bella ed affidabile fontana di acqua fresca che non tradisce mai, e ce la godiamo con buona pace del defunto bar. Già da questa mancanza cominciamo comunque a percepire una sensazione di minor benessere ed abbandono di queste terre rispetto all’Abruzzo con il suo Parco, sensazione che si manterrà fino al termine del cammino in prossimità di Campobasso.

Pausa Pranzo a Montalto (Mercoledì 28-Giu-2023)

Continuiamo poi, sempre accompagnati da sporadiche disavventure fangose, alla volta di Roccasicura, un grazioso paesino arroccato attorno ad uno sperone di roccia, dove pernotteremo.

Le molteplici fatiche di giornata vengono ampiamente compensate da birra e patatine al primo bar che incontriamo, dove il cugino del gestore del bar è il gestore del ristorante in piazzetta dove ceneremo, nonché di uno dei B&B del pernotto, della serie: Roccasicura, un paese a gestione familiare.

Le meritate Birretta e Cena a Roccasicura (Mercoledì 28-Giu-2023)

4a Tappa: Roccasicura (IS) – Civitanova del Sannio (IS) (Gio 29-Giu)

Irrobustiti dalle prove superate il giorno precedente, partiamo spavaldi alla volta di Pescolanciano, dove ci fermeremo per la pausa pranzo presso l’immancabile fontana, non prima di aver riservato un periodo di 30 min di cammino in silenzio ed in fila indiana in modalità di Kin-hin, pratica che ripeteremo anche in tutte le tappe successive.

A Pescolanciano qualcuno opta per visitare il Museo della Civiltà Contadina, mentre gli altri preferiscono, senza il minimo rimorso, nel frattempo bivaccare presso l’unico bar aperto del paese.

Pausa Pranzo a Pescolanciano (Giovedì 29-Giu-2023)

Museo della Civiltà Contadina a Pescolanciano (Giovedì 29-Giu-2023)

Si riparte poi alla volta di Civitanova del Sannio, dove pernotteremo, sotto un sole battente e poca ombra disponibile che mette alla prova la cagnetta Bea. Con opportuni accorgimenti messi in atto per proteggerla, tipo guidarla abilmente con il guinzaglio per stare sotto all’ombrello nelle zone dove non ci sono alberi, e bagnarle di tanto in tanto la testa per rinfrescarla, tutta la squadra contribuisce a renderle sostenibile l’avventura di questo lungo cammino in cui lei si impegna con generosità.

Arriviamo infine a destinazione e ci rifocilliamo con la solita birretta e patatine in piazzetta a Civitanova, inaspettatamente sollecitati dal predicatore locale, con tanto di testo spirituale sotto braccio, a non proseguire per Campobasso, non si capisce per quale misteriosa ragione. Nonostante tali ammonimenti, noi invece insistiamo nel voler raggiungere la nostra destinazione finale, sfidando coraggiosamente i più infausti auspici, ma allo stesso tempo consci di poter pagare a caro prezzo, in che modo non è dato di saperlo, questa azzardata mossa.

La serata si conclude comunque in bellezza con cena gourmet presso Villa Augusta, sede del pernotto, consumata sotto il gazebo in giardino ed allietata da musica d’ambiente di sottofondo (e non c’è bisogno di aggiungere altro …).

Pernotto a Villa Augusta, Civitanova del Sannio (Giovedì 29-Giu-2023)

5a Tappa: Civitanova del Sannio (IS) – Castropignano (CB) (Ven 30-Giu)

La giornata comincia altresì in bellezza con la ricca colazione fornita dal B&B e consumata nel giardino di Villa Augusta, nonché con la piacevole scoperta del banco ambulante di frutta e verdura già in funzione di prima mattina davanti alla Villa, dove ci riforniamo di ottima frutta per la giornata.

Lasciando Civitanova ci pervadono 2 sentimenti contrastanti: da una parte la bella sensazione di un paese ancora genuino ed incontaminato, ma dall’altra un po’ di tristezza per le tangibili condizioni di staticità ed abbandono che si percepiscono, ad esempio nello stato di manutenzione dello stadio, evidentemente inutilizzato da tempo e con tappeto erboso ormai diventato incolto e pieno di fiori.

In partenza da Civitanova del Sannio (Venerdì 30-Giu-2023)

Ci dirigiamo, entrando nella provincia di Campobasso, in ascesa alla volta di Duronia, dove, dopo una lunga rampa in salita nella collina che in cima ospita il paese, facciamo tappa presso l’unico bar, dove lo sforzo prodotto per arrivarci giustifica qualsiasi gratificazione, perfino un bottiglione di Coca Cola.

Di passaggio a Duronia (Venerdì 30-Giu-2023)

Dopodiché proseguiamo per Torella del Sannio, dove ci fermiamo per pranzo in prossimità dello stadio, qui in migliori condizioni, anche se gli addetti alla manutenzione, pur adoperandosi rumorosamente, non sembrano fortemente motivati a completare rapidamente i compiti previsti.

Ci accomodiamo all’ombra delle piante che delimitano un quadrato erboso che pensiamo essere pubblico, ma che poi scopriamo, all’arrivo del proprietario, invece essere terreno circostante della casa colonica adiacente allo stadio. L’imprenditore agricolo comunque ci accoglie gentilmente e si premura di chiedere informazioni sulle nostre vicissitudini e se può offrirci qualcosa, il che ci ricorda che per tutto il cammino abbiamo sempre incontrato persone locali di modi semplici e gentili, un piacevole valore aggiunto di questa avventura.

Contemporaneamente, un gruppetto dei nostri decide di fare un salto in paese, a poche centinaia di metri dal nostro bivacco, in cerca di generi di conforto (caffè, gelati, bibite, ecc.), fra cui Donatella, che ci incarica di tenere nel frattempo Bea in modo da evitarle una camminata sotto il sole cocente dell’ora di pranzo, e ci lascia il guinzaglio, per consentirci di controllare che non ci scappi in cerca della sua padrona. Per tutta la durata della missione in paese, Bea non ha perso di vista la direzione in cui si è mossa la sua padrona, con qualche velleità di andare a recuperarla, per poi esplodere, una volta liberata dal guinzaglio, in tutta la sua energia di salti e leccate al suo ritorno.

Pausa Pranzo a Torella del Sannio (Venerdì 30-Giu-2023)

Infine si procede rapidamente verso Castropignano, dove, prima di entrare in paese, individuiamo il Castello (Ululì !!! o, per i Ternani, Ellolo !!!).

Pernotteremo a Villa Ada, non prima di avere consumato, nella piazzetta del paese, la nostra abbondante birretta e patatine celebrativa della conclusione delle fatiche di giornata.

Ellolo !!! Castello Ululì !!! Castropignano (Venerdì 30-Giu-2023)

Pernotto a Villa Ada, Castropignano (Venerdì 30-Giu-2023)

6a Tappa: Castropignano (CB) – Campobasso (Sab 1-Lug)

Nell’ultima tappa partiamo molto presto per arrivare a Campobasso all’ora di pranzo e quindi consentire a coloro che si muovono con i mezzi pubblici e devono tornare a Firenze o Genova, di arrivare in orario decente. Si fa colazione alle 5:15 per partire alle 6:00 ed arrivare a Campobasso intorno alle 12:30, in un’unica tirata o quasi.

Subito dopo la partenza ci troviamo a dover attraversare un torrente in un punto in cui l’acqua è abbastanza alta ed il cui letto è troppo largo, per cui rinunciamo e proviamo ad aggirare la difficoltà ed attraversare in un punto più favorevole. Alla fine ci dobbiamo comunque togliere le scarpe per guadare, ma tutto va per il meglio e possiamo proseguire senza impedimenti.

Guadando all’alba (Sabato 1-Lug-2023)

Dopo aver praticato l’ultimo Kin-hin di 30 min, che dedichiamo al Maestro Taino su proposta di Pierluigi, facciamo una breve pausa nel piccolo paese di Santo Stefano e poi ripartiamo di buon passo verso la nostra destinazione, passando per immense distese erbose e senza alberi in prossimità di Ripalimosani, nella periferia di Campobasso.

Lungo le distese erbose in direzione dell’arrivo (Sabato 1-Lug-2023)

Proseguiamo senza soste fino ad entrare a Campobasso e, dirigendoci verso la stazione, vi arriviamo nei tempi programmati. Chi ha previsto di tornare con i mezzi pubblici, fa il biglietto del treno per Roma (inclusivo della prima tratta fino ad Isernia in autobus), mentre chi deve recuperare la macchina a Pescasseroli, rispolvera i contatti con il guidatore della navetta noleggiata per il ritorno.

Ma prima di salutarsi, non si può non celebrare il cerimoniale dell’ultima birretta e stuzzichini, che qui assolvono anche alla funzione di pranzo, e quindi a tal proposito ci dirigiamo nella piazza principale di Campobasso, dove tra l’altro è collocato l’Ufficio Turistico di arrivo del cammino, non a caso in vicinanza di una ampia scelta di bar e ristori. Fioccano ovviamente anche timbri sulle credenziali e certificati di completamento della Via del Tratturo, richiesto e consegnato anche a Bea, che verranno tramandati a futura memoria.

Non possono mancare le foto finali di rito, baci e abbracci (ovvero leccate e carezze in gergo canino), e l’appuntamento al prossimo cammino estivo (2024), che sarà celebrativo del 10° anno di questa ormai istituzionale iniziativa.

Dopodiché, chi prende l’autobus per Isernia (Massimo, Pierluigi, Piero, Roberto) ritorna alla stazione, mentre chi attende l’appuntamento con la navetta (Carla, Donatella, Irene, Stefania, Paolo), estende nel frattempo la sua visita a Campobasso.

All’arrivo a Campobasso (Sabato 1-Lug-2023)

Infine si narra che le gesta della nobile Bea lungo il cammino siano state cantate sulle Cronache (sito Facebook) della Via del Tratturo, ma lei, dall’alto della sua saggezza, non se ne cura e si dedica piuttosto al recupero delle forze, tornando a riposarsi nella sua cuccia preferita.

Il riposo della guerriera (Domenica 2-Lug-2023)

Ѐ stata anche questa una bella escursione, per cui appuntamento anche al Cammino d’Autunno, ancora da definire in termini di percorso e data (un Sabato e Domenica intorno a Ottobre o Dicembre 2023). 
Stay Tuned @ https://www.unfioresiapre.it/ !!!

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